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Sean ‘Diddy’ Combs ha in mente un progetto a dir poco ambizioso.
Il rapper vorrebbe diventare proprietario della National Football League, il campionato di football statunitense, per permettere agli atleti di protestare liberamente.
Diddy si è schierato al fianco dei giocatori, che, nei mesi scorsi, hanno espresso il loro disappunto contro il governo Trump inginocchiandosi durante l’esecuzione dell’inno nazionale americano.
Le polemiche non sono mancate e il presidente si è scagliato contro il gesto, ritenuto da lui e il suo entourage altamente offensivo verso la bandiera americana.
La rap star sembra aver trovato la “soluzione”, e su Twitter ha scritto: 'Ho fatto un sogno in cui compravo una squadra di NFL, ma dopo questo post il mio sogno è un altro: DIVENTARE PROPRIETARIO DEL NOSTRO TORNEO! Ho in mente un piano. Voglio che ogni essere umano venga trattato come un RE e abbia la libertà di protestare senza essere demonizzato'.
'Ho un nuovo sogno, sappiatelo! VENDETEMI LA NFL ORA!'.
Sean di certo ha le possibilità economiche per farlo: recentemente l’artista è stato nominato come rapper più pagato del 2017 da Forbes, davanti a Jay Z e Dr. Dre.
La NFL ha comunicato di recente di voler avviare una discussione con allenatori e atleti sul tema, insistendo però nel dire come dai piani alti non sia giunto nessun tipo di ordine.
Il primo ad essersi inginocchiato durante l’inno nazionale è stato l’ex quarterback dei San Francisco Colin Kaepernick, in segno di protesta contro le continue discriminazioni razziali e le aggressioni della polizia contro le persone di colore.
Trump invitò i club a licenziare gli 'inginocchiatori', da lui definiti senza mezzi termini dei 'figli di p****'. Purtroppo però il tycoon ha ottenuto l’effetto contrario, poiché per solidarietà si sono inginocchiati in occasione delle ultime gare atleti bianchi e neri all’unanimità.