Madonna ha perso la causa per prevenire la messa all’asta di alcuni suoi oggetti personali, inclusa una lettera speditale dal rapper Tupac Shakur.

Tutta 'colpa' della consulente d’arte Darlene Lutz, che lo scorso luglio, in collaborazione con la casa d’aste Gotta Have It! Collectibles, ha annunciato che avrebbe venduto al migliore offerente effetti personali un tempo appartenenti alla regina del pop.

La cantante si era appellata alla giustizia, sostenendo come gli oggetti le fossero stati sottratti con l’inganno dalla Lutz, durante il trasloco dalla casa di Miami, risalente al 2004.

La star ottenne inizialmente un blocco temporaneo dell’iniziativa, mentre nell’agosto successivo presentò una denuncia formale per impedire lo svolgimento della controversa asta.

La Lutz, di contro, si difese affermando come fosse stata Madonna in persona ad averle regalato quei cimeli, durante il periodo della loro amicizia.

Tra gli oggetti, oltre alla lettera inviata dal carcere dall’ex fidanzato, ci sarebbero un pettine con ancora impigliati dei capelli della cantante 59enne, e un paio di slip, usati e non lavati.

Il giudice Gerald Lebovits della Corte Superiore di Manhattan ha dichiarato come Madonna abbia aspettato troppo a lungo prima di richiedere la restituzione degli item incriminati.

Secondo il New York Post, il termine per la richiesta è infatti scaduto nel 2007 e per la cantante a questo punto non ci sarebbe più nulla da fare.

Il giudice ha inoltre parlato dell’esistenza di un accordo scritto e firmato nel 2004, con cui la 'Material Girl' si impegnava a non intraprendere azioni legali di alcun tipo contro la Lutz dopo un patteggiamento sulla proprietà di alcuni pezzi d’arte.

Madonna non ha ancora commentato ufficialmente la decisone della corte.

Soddisfazione invece da parte dei legali della Lutz per la vittoria in tribunale.

'Sin dal primo giorno era chiaro che questo caso non reggeva e che per Madonna rappresentava soltanto l’occasione per vendicarsi di una vecchia amica', ha dichiarato l’avvocato Judd Grossman. 'Per Darlen Lutz è stata fatta giustizia'.

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