Per Cesare Cremonini le incertezze sono il sale della vita.

Secondo il 38enne affrontare cambiamenti e imprevisti crea le prospettive giuste, quel lato umano inafferrabile che gli permette di inserire nei suoi testi la vita di tutti i giorni.

'Le incertezze mi preoccupano, ma non ne posso fare a meno', spiega Cesare Cremonini a Vanity Fair.

'Mi incuriosiscono. Se pensiamo al sogno, all’imprevisto, all’inatteso, le insicurezze rendono imprevedibile il quadro. Ogni tanto è bene ammetterlo: la maggior parte dei guai ce li andiamo a cercare. In questo sono uno specialista. L’alter ego di Roger Rabbit'.

Per confezionare 'Possibili scenari', Cesare si è chiuso 24 mesi in studio di registrazione uscendone 'sfigurato dalla solitudine'.

'Ho avuto voglia di abbandonare il me stesso di ieri per andare incontro a una nuova fase della vita, ho cercato di rompere il vetro per raggiungere una sicurezza che riuscivo a vedere ma non a toccare - spiega Cremonini -. Per realizzare Possibili scenari, sono entrato in sala di registrazione a 36 anni e ne sono uscito a 38, sfigurato dalla solitudine'.

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