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La strada verso il successo di Biagio Antonacci è stata difficile.
Cresciuto a Rozzano in una famiglia ai limiti della povertà, il cantautore ha vissuto anni di privazioni e bullismo, conditi da estrema intolleranza.
'Papà era povero, arrivò da emigrante a Milano e dormiva nei palazzi in costruzione. La parola povertà la conosco perché siamo stati spesso sul suo ciglio. Ci chiamavano terroni e questa cosa ci ha scatenato dentro un senso di rivalsa. Sono cresciuto nel "Bronx", tra scorribande e risse', ha dichiarato Biagio Antonacci a Vanity Fair.
Anche se è stata dura, ogni schiaffo in faccia ricevuto ha portato Biagio ad avvicinarsi sempre più alla musica, industria che lo ha accolto con altrettante spine: 'Alberto Salerno, il marito di Mara Maionchi e scopritore di Eros Ramazzotti, ascoltò i miei primi pezzi e mi disse: "Fanno schifo". Ma io ho sempre pensato che i pazzi fossero loro e che in realtà avevo talento. Ma riconosco di non aver mai mollato nonostante le tante porte in faccia. I primi soldi mi parvero un errore perché la fortuna, ai poveri, sembra sempre uno sbaglio'.
Oggi il 55enne è uno dei cantautori più apprezzati del panorama italiano e reduce dal gettonassimo tour 'Dediche e manie'.
'Sogno di restituire la fortuna che ho avuto. L’affetto del pubblico? Ci sono quelli che mi amano, quelli a cui sto sul ca*zo e ci sono gli agnostici. Mi sta bene così'.