Qualche giorno fa Shia LaBeouf ha postato su Instagram un video in cui fa freestyle a tempo di musica. L'iniziativa non è piaciuta ad un gruppo rap chiamato Anomolies. La band infatti rivendica la paternità della canzone, la loro 'Perfectionist' del 1999 e accusa il divo di plagio.

'Non puoi rubare le canzoni alla squadra degli ANOMOLIES, recitarle in freestyle per conto tuo, prendere gli applausi per il brano e non aspettarti di essere accusato di fare karaoke!', recita il post infuocato postato dalla band.

Ascoltando le due canzoni in effetti molte delle frasi pronunciate dall'attore sono identiche a quelle del brano degli anni Novanta.

Diamo comunque il beneficio del dubbio a LaBeouf perché a dire il vero l'attore non ha mai dichiarato di aver fatto freestyle su un brano inedito.

D'altra parte non è la prima volta che Shia viene accusato di plagio.

L'attore fu molto criticato per la regia di un corto del 2012 intitolato 'HowardCantour.com' e presentato in anteprima alla settimana della critica del Festival del Cinema di Cannes. L'opera assomigliava moltissimo alla pellicola 'Justin M. Damiano'.

All'epoca Shia aveva confessato il misfatto su Twitter, scusandosi per la sua inesperienza come regista.

'Copiare non è un lavoro particolarmente creativo. Essere ispirati da un'idea di qualcun altro per produrre qualcosa di nuovo è un lavoro creativo'.

'Nel mio entusiasmo e nella mia ingenuità da regista non professionista mi sono perso nel processo creativo senza citare chi di dovere'.

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