(Cover) - IT Italian Stars - Il celebre pianista Giovanni Allevi ha affrontato negli ultimi due anni una sfida che ha stravolto la sua vita: la diagnosi di mieloma.

La malattia, scoperta per caso durante una chiamata con una dottoressa mentre si trovava per strada a Roma, lo ha catapultato in una realtà parallela. 'Mieloma. Una parola dal suono dolce, ma insidiosa' ha raccontato al Corriere della Sera. 'Mi sembrava di essere uscito dal mio corpo, come se la diagnosi fosse stata data a qualcun altro'.

In un lungo percorso di terapie e sofferenze, Allevi ha perso non solo i capelli, caduti tutti insieme in poche ore, ma anche il suo peso, arrivato a soli 63 chili. 'Ero calvo, imbottito di psicofarmaci per non cadere nel baratro del panico e oppioidi per alleviare il dolore'. Tra le sue composizioni, il musicista ha trovato un'ancora di salvezza, cercando la bellezza anche nelle cose più difficili. Ha tradotto le lettere della parola "mieloma" in note, trasformandole in una melodia romantica, 'dolce e avvolgente', che ha dato vita a una nuova composizione durante la sua lunga degenza ospedaliera.

Il dolore fisico non si è limitato al mieloma: Allevi ha anche sofferto di un mal di schiena debilitante che ha raggiunto il suo apice durante un'esibizione alla Konzerthaus di Vienna. 'Non riuscivo ad alzarmi dallo sgabello, il dolore era lancinante'. Successivamente, una risonanza ha rivelato una vertebra schiacciata che avrebbe potuto portarlo a finire su una sedia a rotelle. 'Un'eventualità non ancora scongiurata', confessa.

Oltre al dolore fisico, Giovanni deve fare i conti con i tremori alle mani, una condizione terribile per un pianista. 'Mi tremavano le mani, il panico aumentava la sensazione. A Locarno ho quasi deciso di ritirarmi dalle scene, ma il pubblico mi ha dato la forza di andare avanti. Non cercavano più la perfezione, ma la mia autenticità'.

Uno dei momenti più toccanti della sua rinascita è legato alla Natura e al suo gatto. 'Ho scoperto che accogliere il dolore, senza accettarlo come una sconfitta, era possibile tenendo il mio gattino in grembo e respirando profondamente. È diventato il mio oppioide naturale, capace di rilassare i muscoli e ridurre la percezione del dolore'.

Oggi, Allevi spiega come la malattia gli abbia insegnato a 'vivere l'attimo'. Ogni giorno è una nuova possibilità di rinascita: 'Ogni alba è una promessa, ogni tramonto è un arrivederci. Nonostante la malattia e il dolore, è possibile scoprire dentro di sé una forza che non si immaginava e trovare persino un po' di felicità'.

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