La morte di Liam Payne, ex membro degli One Direction, avvenuta mercoledì scorso a Buenos Aires, potrebbe essere legata all'uso di potenti sostanze allucinogene.

Questa è la teoria prevalente della polizia argentina, che ha parlato con TMZ, spiegando come la star britannica possa essere stata sotto l'effetto di una droga illegale nota localmente come 'cristal' al momento del decesso.

Secondo le forze dell'ordine, il 'cristal' è una sostanza altamente pericolosa, in grado di generare 'euforie estreme e stati depressivi profondi', e di rendere chi la assume spesso aggressivo. Tra gli effetti collaterali noti di questa droga ci sono anche attacchi psicotici e allucinazioni. Proprio queste ultime potrebbero aver influenzato il comportamento di Payne, portandolo a cadere dal balcone del terzo piano della sua stanza all'hotel CasaSur Palermo di Buenos Aires.

La morte del cantante, che aveva 31 anni, ha sollevato molte domande sul suo rapporto con le dipendenze. Venerdì, Page Six ha riportato che Payne stava lottando con un grave problema di dipendenza da droghe e che il suo percorso di cura, secondo chi lo conosceva, 'non stava funzionando'. Le immagini diffuse successivamente mostrano la stanza d'albergo devastata: un comò di legno coperto di segni di bruciature, polvere bianca, pezzi di carta stagnola e una candela bruciata.

Nonostante le autorità abbiano indicato che il comportamento di Payne fosse coerente con quello degli utenti di 'cristal', la polizia sta ancora aspettando i risultati dei test sulle sostanze stupefacenti e i farmaci trovati nella stanza d'albergo. Gli esiti di queste analisi potrebbero fornire ulteriori dettagli su quanto accaduto negli ultimi momenti della vita di Liam Payne, aggiungendo nuovi elementi a una vicenda già tragica e complessa.

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