Chris Brown intenta una causa contro la Warner Bros., chiedendo un risarcimento da ben 500 milioni di dollari.

Il rapper ha deciso di agire per vie legali contro il colosso americano a seguito del rilascio della serie 'Chris Brown: A History of Violence' su Investigation Discovery, in cui sostiene di essere stato dipinto come 'uno stupratore seriale e un molestatore sessuale'.

Secondo i documenti del tribunale ottenuti da Page Six, il cantante di 'With You' ha accusato i produttori della docuserie, tra cui la Warner Bros, di diffamazione e di inflizione intenzionale di sofferenza emotiva attraverso affermazioni diffamatorie mosse nei suoi confronti.

Brown ha accusato i produttori di aver basato la serie su una causa intentata da Jane Doe (nome fittizio), archiviata dai giudici 'perché piena di bugie'. Il cantante ha attaccato la Warner Bros, la società di produzione Ample Entertainment e la donna non identificata per aver prodotto una serie con l'intenzione di diffamarlo nonostante abbia trascorso gli ultimi anni nel tentativo di ricostruirsi una reputazione.

Brown si è dichiarato colpevole per aver aggredito fisicamente l'ex fidanzata Rihanna nel 2009.

Il rapper ammette di aver commesso degli errori in passato, ma di essere 'cresciuto e avere imparato da quelle esperienze'.

La serie, uscita nell'ottobre dello scorso anno, avrebbe provocato un impatto negativo sulla sua carriera e sulla sua figura pubblica.

Se dovesse vincere la causa, Brown ha promesso che donerà una parte dei 500 milioni alle vittime di abusi sessuali.

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