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(Cover) - IT Italian Stars - Valerio Scanu vince contro Fabri Fibra.
La Corte di Cassazione ha condannato il rapper marchigiano a risarcire il cantante sardo con 70mila euro per diffamazione a causa del testo della canzone "A me di te", che sbeffeggia il vincitore del Festival di Sanremo 2010.
La vicenda aveva già avuto una sentenza nel 2015, con la condanna di Fabri Fibra, in rito abbreviato, al pagamento di una multa di 600 euro e 20mila euro a titolo di risarcimento. Successivamente, il Tribunale Civile aveva alzato il risarcimento a 25mila euro, elevato poi dalla Corte d'Appello a 70mila per - si legge nella decisione - 'l'eccezionale gravità del discredito', accentuato dalla risonanza mediatica dovuta all'ottimo riscontro dell'album Guerra e pace (aveva ottenuto il disco di platino) che contiene il pezzo incriminato.
La questione risale al 2013. 'Vento in poppa, come un veliero. Vengo in bocca, come a Valerio che in verità è una donna. A me sta bene, il mondo è vario Vladimir era invertito, un travestito al contrario. "Davvero?" Certo, l'ho visto a Porto Cervo, esplodevo come a Chernobyl, dopo il suo concerto. Eravamo nel suo camerino a bere vino Io l'ho spinto in bagno, lui m'ha detto "In tutti i mari, in tutti i laghi"', scriveva il rapper e subito il cantautore sardo si rivolse agli avvocati, trascinando in tribunale Fibra.
'Valerio meritava questo risarcimento per essere stato attaccato da una persona che non conosceva, con una cattiveria gratuita e ingiustificabile', è stato il commento dei legali di Scanu dopo la sentenza definitiva.