Justin Bieber rischia di pagare a caro prezzo una delle sue vecchie 'ragazzate'.

Nel 2013 il cantante canadese vandalizzò con della vernice a spray una camera del The Hotel Nacional di Rio De Janeiro, che gli costò una denuncia per 'crimini contro l’ordine e il patrimonio culturale del paese'.

Tra le polemiche il caso venne momentaneamente sospeso e la popstar continuò il suo tour mondiale Believe. Ma stasera, mercoledì 29 marzo, Bieber si esibirà nuovamente a Rio, tappa del suo Purpose World Tour, e le autorità giudiziarie locali hanno già fatto sapere che il caso verrà riaperto.

'Appurata la notizia che il cantante tornerà in Brasile, il Procuratore Generale ha chiesto alla corte di emettere un atto citazione a suo nome - si legge in un comunicato pubblicato dal MalOnline -. Con tale richiesta si rende consapevole l’accusato delle pene a cui va incontro'.

Il giudice Rudi Lowenkron ha dichiarato che ad attendere Bieber all’aeroporto di Rio ci sarà un cancelliere, che chiederà al 23enne di firmare un documento in cui si dice a conoscenza dei fatti.

Justin lascerà il paese dopo le doppia data di San Paolo (1 e 2 aprile), ma solo dopo essere stato interrogato dalla polizia e, probabilmente, dopo aver ascoltato la sentenza del giudice.

Il luogo imbrattato da Bieber si trova all’interno di un sito protetto e facente parte del patrimonio culturale del paese sudamericano.

'Il musicista non ha ricevuto alcun permesso da parte del titolare del luogo di fare quei disegni', affermò all’epoca dei fatti Antonio Ricardo della Polizia Civile.

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